Rai, Conte: “Dalla destra lottizzazione sfrenata”. Schlein: “Sosteniamo il giornalismo d’inchiesta”

"Oggi siamo qui per offrire il nostro sostegno a tanti lavoratori precari della Rai che non hanno certezza del loro futuro eppure sono lavoratori che ci consentono di vedere programmi di inchiesta particolarmente significativi e qualificanti per il servizio televisivo pubblico". Giuseppe Conte prende la parola durante la manifestazione di protesta davanti alla Rai contro l'accordo Rai-Usigrai-Unirai che metterebbe in una situazione di rischio programmi come Report, Presa diretta, Mi manda RaiTre.
"Siamo qui per testimoniare la nostra concreta solidarietà e la nostra disponibilità a sostenere la loro causa e soprattutto la causa del giornalismo d'inchiesta. Ne abbiamo bisogno soprattutto con questa maggioranza che sta occupando tutti gli interstizi con una lottizzazione sfrenata che francamente non si vedeva da anni – continua Conte – Rispettiamo chi è maggioranza di governo ed è stato votato dagli italiani ma non credo abbiano avuto il mandato per occupare anche magazzini, garage e tutti gli interstizi del sistema radiotelevisivo pubblico", aggiunge.
Assente al presidio ma vicino ai giornalisti dei programmi d’inchiesta Rai anche Elly Schlein. “Stare in piazza con voi è importante, mi spiace non poterci essere fisicamente, insieme ai nostri deputati – fa sapere la segretaria del Pd – Il giornalismo d'inchiesta è un elemento fondativo del servizio pubblico radiotelevisivo e noi abbiamo la responsabilità di tutelarlo. Questo governo intende il servizio pubblico come megafono della sua propaganda e tutto quello che non si allinea, disturba. Provano a cancellare, rimuovere, annacquare tutti gli spazi che non sono riusciti a riempire con l’occupazione militare del servizio pubblico. Se la prendono con professionisti di grande competenza se non sono considerati allineati”. Continua la segretaria del Pd: “La marginalizzazione delle trasmissioni storiche di inchiesta è un fatto grave, che abbiamo approfondito con urgenza in commissione di Vigilanza Rai. Per questo i dem hanno chiesto un’immediata audizione sui contenuti dell’accordo firmato tra i sindacati e l’azienda, sulle sue ricadute editoriali e sul rispetto del contratto di servizio. Difendere il giornalismo d’inchiesta significa difendere la qualità e l’indipendenza dell’informazione pubblica. Giorgia Meloni sarà l’ultima premier a procedere alla lottizzazione della Rai con la logica della spartizione partitica – assicura Schlein – Noi abbiamo rifiutato questa logica perché vogliamo che si proceda subito alla riforma della governance che renda la Rai indipendente da governo, politica e partiti. Obiettivo condiviso con le altre forze di opposizione. Il Media Freedom act impone che questa riforma si faccia entro l’8 agosto, pena il rischio di una procedura d’infrazione che potrà pesare sulle tasche degli italiani. Stanno scialacquando un patrimonio culturale, umano, professionale della prima azienda culturale del Paese senza alcuna logica aziendale, anzi arrecando un danno serio alla Rai e al diritto dei cittadini a una corretta e piena informazione e a un servizio pubblico plurale e di qualità. Ma vi posso assicurare che noi saremo un baluardo e che questa battaglia la faremo insieme”.
Il presidio davanti alla Rai diventa anche un’occasione per Conte per ricordare l’appuntamento siciliano dei prossimi giorni in difesa della sanità pubblica: “Con i tagli e i fallimenti di questo governo stanno aumentando le persone che rinunciano a curarsi, anche per questo domenica scenderemo in piazza a Palermo per denunciare lo sfascio”.
La Repubblica